Il progetto
L’idea dell’alberello nasce fin da subito come una sfida logica, tecnica e astratta: realizzare un oggetto d’arte componibile a più livelli per ottenere sculture di design dal significato immediato e riconoscibile, alberelli sempre uguali e sempre diversi a seconda delle dimensioni e dello stile con cui vengono composti.
Gli elementi successivi si sono aggiunti quasi automaticamente, imponendosi come vincoli estetici obbligati: la sequenza di Fibonacci e la sezione aurea, il numero tre come rapporto di crescita, l’esatta coincidenza nella forma dei moduli della struttura e alla fine l’argilla… l’oggetto finale non poteva essere di altra materia, doveva necessariamente essere un alberello in ceramica!
Tutti gli sforzi successivi, tutti i tentativi fatti sono serviti a cercare la sintesi che riuscisse a far convivere quegli elementi, perché ormai l’ossessione era reale e la risposta sarebbe sicuramente arrivata.
“Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile e per questo la fecero“
Con la fiducia che la frase di Bertrand Russel fosse rispettata, abbiamo percorso questo viaggio con leggerezza e determinazione, per proporre il gioco dell’alberello, e trasmettere, con la semplicità dell’oggetto finale, tutto il meglio dei nostri ragionamenti.
La matematica de L’Alberello
Immergiamoci nell’armonia segreta dell’Alberello, dove ogni componente è un racconto matematico che segue le eleganti regole della Sezione Aurea e la magia della Successione di Fibonacci.
Ogni tanto, nell’infinito silenzio dei numeri, nasce una melodia, una danza che incanta l’anima e nutre l’essenza stessa dell’universo. Tra le melodie più belle della matematica c’è la successione di Fibonacci: la sequenza di numeri che, partendo da 0 e 1, procede aggiungendo come nuovo elemento la somma dei due elementi precedenti…
Sentiamone per un attimo il suono! I primi due elementi della successione sono quindi per definizione 0 e 1, seguiti da un ulteriore 1 (somma di 0 + 1), da 2 (somma di 1+1), seguito da 3 (somma di 1 + 2), per poi continuare con 5, 8, 13, 21 e così via.
0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 …
Questa semplice regola matematica nasconde una straordinaria armonia che si svela inattesa in ogni piega del mondo, come un segreto condiviso tra la natura e il cuore umano.
E lì, nella magia del rapporto tra i numeri, emergono le forme e le proporzioni che incantano. La spirale aurea, un regalo di questa danza, si manifesta nel guscio della chiocciola, nelle conchiglie, nei petali di un fiore, nelle onde dell’oceano, nelle ramificazioni di un albero, nascosta nei particolari intricati di ciò che consideriamo bello.
La foglia dell’alberello inizia la danza con il picciolo, che nella sua altezza si relaziona al numero 3. Il ramoscello si associa al 5, per poi andare al ramo che è l’8 ed infine al tronco che è il 13. Se osservi bene, ti accorgerai che ramoscello, ramo e tronco hanno esattamente la stessa forma, scalata armonicamente proprio del fattore 1,618… che riassume la sezione aurea a cui il rapporto tra gli elementi della sequenza di Fibonacci tende.
L’alberello racconta quindi la sua piccola poesia matematica, una danza leggera di proporzioni che risuonano con l’eterna bellezza della natura.
il LUOGO DE L’ALBERELLO
Castellamonte: una tradizione legata alla ceramica che dura da 2.000 anni, da oggi ha una storia in più…
A Castellamonte si parla di ceramica fino dai Romani ed i ritrovamenti passati e recenti lo provano con certezza: le cave di terra rossa hanno dato lavoro per decenni ai Castellamontesi e hanno permesso la nascita delle caratteristiche stoviglie in terracotta dette “tufeje”, dei caminetti Franklin e della famosa stufa a legna in ceramica.
Su queste basi di tradizione e tecnica, si aggiunge in punta di piedi l’alberello, con la riconoscenza per l’eredità ricevuta dal luogo e la voglia di scrivere per esso una pagina nuova. Grazie all’esperienza decennale del maestro ceramista Roberto Castellano, siamo riusciti alla fine a trovare tutte le risposte tecniche per trasformare l’idea originale in un oggetto nuovo, concreto come la terra con cui è fatto.